È sempre la stessa storia!
Quella che ascolto tutte le volte che arriva da me una paziente che ha bisogno di curare le vene, è sempre la solita storia.
La conosco a memoria… e mi rattrista, molto! Sono sicura che se ti interessa una cura per le vene, anche tu ti senti coinvolta in questa solita vecchia storia.
È la storia di una donna molto delusa e triste, ma piena di speranza, perché si augura che questa sia la volta buona!
Ogni volta ascolto le parole di un racconto che dice più o meno così: “Dottoressa, ho visto comparire sulle gambe segni di vene e capillari tanti anni fa… ero una ragazza! Lentamente, col passare del tempo ne sono comparsi altri, ma la situazione è peggiorata quando sono rimasta incinta del mio primo figlio.
E poi con la seconda gravidanza, peggio che mai!
Allora mi sono decisa a fare una visita angiologica, perché ero spaventata:mia madre e mia nonna hanno sofferto di vene varicose e spesso hanno dovuto curare episodi di flebite… una mia zia ha perfino avuto una trombosi venosa profonda!
L’angiologo mi ha detto che non avevo nulla di grave, per questo l’unica cosa che ho dovuto fare è stata una cura con degli integratori ed utilizzare le calze elastiche.
Io ho fatto come prescritto, però stavo sempre peggio: senso di pesantezza, caviglie gonfie, gambe sempre più segnate da vene verdi e capillari di colore blu e rosso.
Mi sono decisa a chiedere il parere di un altro medico quando si è gonfiata la vena dietro al polpaccio: è diventata dura e dolente e anche la cute tutt’intorno era calda e al tatto mi faceva male. Il medico ha detto che avevo una flebite è così mi ha prescritto una cura: ho fatto anche delle punture per tanti giorni!

Dopo che la vena è tornata morbida, il medico mi ha detto che potevo eliminarla per sempre: si trattava di fare dei piccoli taglietti e di sfilarla via…e così è stato fatto. Non solo è stata sfilata via la vena varicosa in cui avevo avutola flebite, ma anche altre vene varicose sparse che volevo assolutamente eliminare.
Dottoressa, non solo non sono guarita, ma in alcuni punti in cui sono stati fatti i taglietti, sono spuntati come dei grovigli di piccole vene… quindi mi ritrovavo con vene nuove e cicatrici!
Per diversi anni non ho fatto più nulla, perché ero rassegnata a rimanere com’ero, finché mi è stato detto che un dottore faceva delle punturine sclerosanti proprio nei capillari malati, per farli riassorbire! E così ho deciso di fare anche questa cura: il dottore mi faceva delle punture molto dolorose proprio nei punti in cui si erano formati tutti quei ciuffi di capillari.

A me sembrava da subito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, ma lui mi diceva che dovevo avere fiducia e così ha continuato per tante sedute… finché non ci sono più andata. Adesso io sento tanto dolore e le gambe ormai sono sempre gonfie e assomigliano ad una carta geografica… non vado più al mare e non indosso la gonna perché mi vergogno da morire!

Poi, un bel giorno, ho deciso di riprendere le mie lezioni di nuoto in piscina; mi vergognavo, ma lì anche altre signore hanno lo stesso mio problema. E così ho saputo di lei dottoressa: se non avessi visto con i miei occhi le gambe della mia amica, non ci avrei creduto! Andiamo in piscina insieme, lei si lamentava sempre delle sue vene, peggio delle mie! Inizialmente mi disse che doveva assolutamente curare le sue vene da una dottoressa che eseguiva un metodo di cui non avevamo mai sentito parlare, si era ormai decisa nonostante i dubbi ed era entusiasta di cominciare la cura. Successivamente ci siamo viste poco per qualche settimana, quando facevo domande mi diceva che la terapia stava andando bene e che le gambe presentavano dei lividi che piano piano scomparivano.

Ma può immaginare il mio stupore quando un bel giorno si è messa il costume da bagno ed ho visto le sue gambe bianche e pulite, senza più alcun segno di vene o capillari?! Dottoressa, lei deve aiutare anche me! Io voglio stare bene!
E voglio indossare una gonna e fare una passeggiata in spiaggia senza dovermi vergognare mai più!”
A questo punto devo necessariamente aggiungere qualche informazione su di me, perché tu capisca come mai il mio metodo è unico e completamente differente dagli altri trattamenti che magari hai già provato.

Mi chiamo Alessandra Sassu, sono nata a Cagliari nel 1968 e sono sempre vissuta in questa bellissima terra circondata dal mare. Quando arriva l’estate mi godo il sole delle bellissime spiagge della Sardegna.
Quest’estate facevo una considerazione: in spiaggia non si vedono molte donne con le vene varicose o i capillari malati. E sai perché? Perché le donne che hanno problemi venosi rinunciano al mare! Non osano fare una passeggiata sul bagnasciuga perché si vergognano! E non mostrano le gambe o le caviglie sotto una gonna perché chiamano le vene ‘questo schifo!’

Ma torniamo un secondo al mio percorso professionale.
Nel 1994 mi sono laureata in Medicina e Chirurgia. Dopo la laurea è cominciato un lungo percorso di studi (che per un medico non finisce mai!…) nel quale ho sempre dedicato una particolare attenzione alle patologie estetiche delle gambe.
Nello specifico, la pratica medica nella cura della Malattia Venosa è cominciata nel 1999, dopo la Specializzazione in Cardiologia e Malattie Vascolari, dopo ilMaster di Perfezionamento Post-Universitario in Medicina Correttiva ed Estetica di Roma e dopo un periodo di studio presso il Centro Studi Malattie Vascolari “J F. Merlene”.
All’inizio avevo una gran paura!

Mi affascinava da morire l’idea di poter risolvere il problema dell’insufficienza venosa, ma dovevo superare alcuni grandi dubbi:
sarei mai riuscita a trattare con successo una patologia così delicata e complessa?
sarei stata in grado di far fronte a tutti gli effetti collaterali che la cura di questa patologia implica di per sé?
in che termini è possibile parlare di cura di una patologia che di per se stessa è definita come una malattia cronica e cioè che dura nel tempo?
come riuscirò a spiegare alle mie pazienti che la malattia venosa non riguarda una sola vena o alcune vene, ma riguarda tutto l’intero sistema venoso?

Nel 1999 ho iniziato a mettere in pratica tutto ciò che avevo imparato dai miei maestri (per i quali proverò sempre una gratitudine infinita!), ma in cuor mio sapevo che non ero ancora abbastanza brava, dovevo fare esperienza…E così ho deciso di iniziare a trattare le vene applicando una rigida selezione sui casi di cui ho deciso di prendermi cura.
All’inizio proponevo la terapia soltanto alle pazienti che avevano una malattia venosa ai primi stadi, pazienti che non avevano ancora il problema delle vene varicose, ma che manifestavano soltanto i primi sintomi della malattia: lievidilatazioni venose, fini teleangectasie (capillari), fastidi legati prevalentementeall’estetica delle gambe, ma senza rischio di flebite o tromboflebite. Applicando questa rigida selezione su tutti i primi casi trattati, ho potuto incominciare la mia esperienza nella cura della malattia venosa e man mano, col passare degli anni, è stato possibile perfezionare la metodica sia dal punto di vista pratico che diagnostico.

Il momento in cui ho conosciuto il Professor Sergio Capurro, padre della tecnica Trap (Terapia Rigenerativa ridimensionale Ambulatoriale), ha segnato una fase di cambiamento rivoluzionario nell’ambito della cura della malattia venosa.
La scuola del professor Capurro ha rappresentato per me una vera e propria propria rivelazione!
Ho appreso delle informazioni scientifiche talmente importanti da portarmi a cambiare drasticamente il modo in cui fino a quel momento avevo valutato il problema della malattia venosa in termini sia teorici che nella pratici.
Da quel momento è stato possibile perfezionare nel corso degli anni una tecnica che mi ha permesso di non avere più limiti nella cura di questa patologia, che si tratti di grosse vene varicose fino ai più piccoli capillari quasi invisibili, posso oggi affermare che ogni forma di questa patologia può essere trattata ambulatoriamente e monitorata nel corso degli anni con grande successo.
A questo punto devo avvisarti.
La metodica che ho perfezionato nel corso degli anni e che mi permette oggi di affermare che la malattia venosa essere trattata con grande successo sia funale che estetico, non è per tutti.
Se credi che il tuo unico impegno nei confronti di vene o capillari consista nell’applicare una crema…
Se pensi che esista un metodo che in una sola seduta risolve il problema della malattia venosa a 360 gradi…
Se credi sia inutile qualunque cosa, tanto poi le vene tornano come prima…allora non continuare a leggere!
Sul serio. E voglio essere molto chiara con te su questo punto.

Non devo convincere nessuno di ciò che viene dimostrato dalla scienza!
Non voglio avere a che fare con persone che negano l’evidenza dei risultati!
Non ho tempo da perdere con chi non vuole veramente guarire, ma solo continuare a lamentarsi senza fare assolutamente nulla pur avendo la soluzione sotto il suo naso.
Devi continuare a leggere solo ed esclusivamente se sei una persona delusa! Delusa perché afflitta da una Malattia Venosa che procura sofferenza e che per anni ha cercato soluzioni senza mai trovarle! Hai già fatto almeno una visita angiologica nella tua vita…e so cosa ti hanno detto (i racconti delle mie pazienti sono sempre gli stessi!):
ti hanno detto che non hai nulla nonostante nelle tue gambe compaiono evidenti segni di vene e capillari
oppure sei stata più fortunata perché effettivamente ti hanno detto che tu hai un’insufficienza venosa (ma che te la devi tenere!) e che puoi assumere un integratore per bocca e indossare delle calze elastiche.
oppure ancora ti hanno detto che hai un’insufficienza venosa e che la cura consiste in una seduta di laser o di chirurgia vascolare… e sei scappata!
o ti sei fidata e ti sei sottoposta alla terapia proposta…e sei delusa perché sei peggiorata!
o, ancora, sei una di quelle donne che per anni e anni si è sottoposta a innumerevoli sedute di scleroterapia sperando sempre che prima o poi qualcosa cambiasse.

La cosa peggiore è quando, oltre la delusione, si prova anche un senso di vergogna…
A questo punto devo farti una domanda, e voglio che tu risponda in modo sincero, a te stessa?
Vuoi continuare a nascondere le gambe sotto i pantaloni senza provare mai il piacere indossare una gonna, o privarti della meravigliosa sensazione di crogiolarsi sotto il sole per la vergogna di avere le gambe come una carta geografica?
Se la tua risposta è “No, basta!”, se vuoi davvero tornare ad avere delle gambe sane e belle, allora ho la soluzione per te.